28 Ago Samsung Vs Apple: lo scontro tra titani il sequel
Lo scontro tra titani non è ancora concluso, Apple ha intenzione di chiedere il divieto di vendita negli USA di 8 dispositivi Samsung. Dopo la forte sconfitta inflitta alla casa Coreana, la sete di potere della casa produttrice di Cupertino non si ferma qui.
Dopo la prima disputa al tribunale di Seul, che si presentava con un pareggio, il giudice californiano ha emesso una sentenza in cui asserisce che Samsung è colpevole per aver copiato dei brevetti in almeno 28 dispositivi; ma dei 2,5 miliardi di dollari che la casa di Cupertino aveva chiesto come risarcimento, Samsung dovrà pagarne appena più di 1 miliardo, molto più di quanto ci si sarebbe aspettati.
Ulteriori ingiunzioni verranno discusse in tribunale il prossimo 20 settembre.
Apple, non ha perso tempo, a distanza di poche ore dall’assegnazione del risarcimento, ha presentato la facoltà di rimuovere dal mercato statunitense 8 dei 28 dispositivi che la corte ha giudicato “colpevoli” di aver violato alcuni brevetti. In particolare stiamo parlando di dispositivi come Samsung Galaxy S2 (4G, AT&T, Skyrocket, T-Mobile, Epic 4G), il Droid Charge, il Galaxy S Showcase e il Prevail. Nonostante questi dispositivi non siano più sul mercato, si può notare come Apple abbia dato più importanza alla violazione dell’”intelletto” del dispositivo, piuttosto che del design. Accertata la violazione di alcuni brevetti come testimoniato dalla sentenza, ora toccherà ad Apple convincere il giudice Lucy Koh che l’azienda potrebbe essere fortemente danneggiata senza il ritiro dal commercio di questi 8 dispositivi incriminati.
In questo modo, sembra che la strada per le vendita vada verso il “blocco” di esse, ma ciò non è del tutto scontato.
C’è il colosso Google che in un comunicato ha cercato di mantenere la sua posizione neutrale, sottolineando che nessuno dei brevetti incriminati, possa interessare al sistema operativo Android. “Lavoriamo con i nostri partner per offrire ai consumatori prodotti innovativi e di facile utilizzo – ha scritto Google – e non vogliamo che nulla limiti quest’aspetto”.
L’azienda di Mountain View, in realtà, non può adagiarsi sugli allori, poiché Samsung è il maggior produttore di smartphone che montino un sistema operativo Android, dunque una sentenza restrittiva potrebbe portare ad un riassetto negli accordi commerciali tra le due aziende.
Ovvio rammarico invece per Samsung che in una nota interna all’azienda ha ricordato il suo impegno nel cercare di concludere l’intera disputa fuori dalle aule dei tribunali, cosa che Apple invece non ha nemmeno valutato. “La storia – scrive Samsung – ci ha mostrato un’azienda che ha conquistato i cuori e le menti dei consumatori con una crescita continua, nonostante il mezzo principale nella lotta con la concorrenza sia stato l’abuso del diritto dei brevetti, piuttosto che la ricerca d’innovazione. Confidiamo che i consumatori e il mercato saranno al fianco di coloro che daranno priorità all’innovazione sulle controversie, e noi cercheremo di dimostrarlo aldilà di ogni dubbio”.